Agritecture and Landscape
Paesaggio, Agricoltura, Architettura, Urbanità: attraverso EXPO 2015.

Promotore: Topscape Paysage – rivista internazionale di architettura del paesaggio e disegno urbano
Tipologia: Progettazione urbana | Status: Concorso di idee
Anno: 2015

Il progetto si inserisce in un contesto più generale, all’interno di un masterplan per la riqualificazione del quartiere di Casal Monastero a Roma, a ridosso del GRA orientale.
Questa proposta complessiva, vincitrice del concorso “Agritecture and Landscape” indetto dalla rivista Paysage, mira ad analizzare il “margine” tra città e campagna, tra l’abitare e la produzione agricola, ricerca un nuovo rapporto, un ibrido che aiuti a perdere la più consolidata distinzione e che offra un’alternativa coesistenza.

L’area presentata nel progetto si trova quindi all’interno di questo masterplan, sul margine dell’asse di sviluppo del quartiere, ed è caratterizzata da una particolare struttura urbana dovuta ad una linea elettrica aerea che tagliava il tessuto in diagonale, limitando così in gran parte l’estensione degli edifici.
Sfruttando quindi lo spazio rimanente e le aree non ancora edificate, il progetto si estende anche capillarmente lungo gli assi viari, proponendo una riorganizzazione delle percorrenze e delle aree circostanti le abitazioni.

Il triangolo libero è stato così riprogettato in un complesso ed eterogeneo parco, composto dall’alternarsi di aree adibite a verde pubblico, alla produzione alimentare, sia di erbacee che alberi da frutto, aree di verde più naturale mirato alla fitodepurazione e bacini d’acqua. Il parco acquisisce così un proprio ed originale carattere, creando ambiti e situazioni ogni volta diverse.
Una rete di percorsi a gerarchia variabile connette i diversi settori, ma il collegamento principale e più diretto è rappresentato da un viale centrale, un pontile che attraversa e sovrasta tutti gli ambienti, sui quali si aprono delle piccole isole laterali, puntuali aree di sosta.
Questo percorso è anche caratterizzato dalla presenza di tre elementi focali, dei “landmark” posizionati al di sopra delle principali aree di incontro nei punti di snodo; tali elementi sono in realtà tre serre verticali, strutturate su più piani, nelle quali è possibile coltivare varie specie vegetali.

Al progetto centrale del parco si annettono altri progetti di non minore importanza, volti a dare un carattere unitario e coerente di città produttiva. Come detto, tutte le aree adiacenti le abitazioni esistenti sono riorganizzate, con l’inserimento di nuovi spazi verdi o coltivabili; inoltre, grazie ad una revisione della viabilità generale, le strade vengono destinate ad uso più pedonale, di cui una utilizzata come mercato per i prodotti della zona.
Questa riorganizzazione ha anche comportato l’inserimento di nuovi edifici ad uso residenziale e produttivo, come le abitazioni sul lato sud che, in connessione con le serre incluse nell’area, sono pensate in rapporto diretto con queste per la produzione di calore ed il riciclo delle acque reflue, in una relazione simbiotica in cui gli scarti di un sistema divengono risorse per l’altro.
L’altro grande edificio residenziale, inserito nel lato più a nord, rappresenta un altro elemento sperimentale nel quale ogni appartamento ha a disposizione un ampio spazio aperto, fino ad arrivare alle grandi bucature che caratterizzano il prospetto, e tutti condividono una grande serra comune posta sul lato corto.
All’estremo nord dell’area di progetto, un’area già utilizzata come parcheggio viene riorganizzata ed integrata con un “rain garden” che, raccogliendo acque piovane e reflue, le distribuisce in una serie di canalizzazioni lungo il parco che irrigano i campi e frutteti presenti, utilizzando così acqua naturalmente depurata.

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